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Visualizzazione dei post da ottobre, 2020

(Poli)sensi orrifici

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(Poli)sensi orrifici   Xavier Gens, Pascal Laugier, Alexandre Bustillo e Julien Maury, Alexandre Aja, Gaspar Noé, Hélène Cattet e Bruno Forzani, Fabrice du Welz, Xavier Palud e David Moreau. Davvero ghiotto e assortito, tra registi e sceneggiatori, il menù offerto da  Frontiers – Il cinema horror franco-belga degli anni zero , edito da Shatter: volume che per la prima volta in Italia si premura di radiografare una produzione di genere cui, nonostante l’appassionata nicchia di estimatori, sembra paradossalmente non esser stata dedicata l’attenzione che il citato comparto di nomi, soprattutto in questo primo ventennio di nuovo secolo, avrebbe meritato. Ciò perché – asserisce nell’introduzione Fabio Zanello, curatore del testo e autore di alcuni tra i saggi annoverati – da sempre il cinema di genere prodotto in Francia, dal dopoguerra in avanti, pare fatto apposta per scompaginare la critica; e se la Nouvelle Vague impone un  modus operandi  rivoluzionario ed eversivo piegandolo alla p