WATCH ME KILL

Watch Me Kill 


Se l’educazione cinematografica di Tyrone Acierto ripaga della visione del suo Watch Me Kill, benché non sempre lo script viaggi alle stesse altezze, l’impressione è di un western stilisticamente distante dalle disordinate realtà sugli omicidi compiuti nel Paese. Girato in un tradizionale 16mm, l’aspetto démodé conferisce al film una certa irregolarità, laddove un dialogo volutamente povero fomenta la capacità di ricostruire un mosaico fortemente debitore di modelli quali Peckinpah e Tarantino. 

Francesco Saverio Marzaduri

Commenti

Post popolari in questo blog

Questione di sguardi

Rovineremo la festa: THE PALACE

Oltre ogni ragionevole dubbio: la parola a Friedkin